DOLORE CRONICO ? MUOVITI LENTO!
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DOLORE CRONICO ?  MUOVITI LENTO!

DOLORE CRONICO ? MUOVITI LENTO!

 

Definizione

Il dolore cronico, quello che si manifesta per un periodo superiore a 3 mesi, può essere causato da numerosi fattori.

In questa sede tratteremo del dolore cronico  associato a rigidità e tensione muscolare.
Tale situazione clinica è frequentemente accompagnata da stanchezza cronica.

Prevalentemente interessati dal dolore sono: la colonna vertebrale, le spalle, il bacino, le braccia, i polsi, le cosce.

Frequentemente i dolori sono ‘migranti’ e si possono manifestare in varie aree del corpo.

E’ bene specificare che la sintomatologia sopradescritta è spesso classificata come fibromialgia, una sindrome molto ‘dibattuta’ in campo medico, tanto che alcuni specialisti ne negano addirittura l’esistenza.

Il termine fibromialgia deriva da “fibro” che indica i tessuti fibrosi (come tendini e legamenti) e “mialgìa” che significa dolore muscolare.

Colpisce prevalentemente persone di sesso femminile in età adulta tra i 25 e 55 anni, anche se non sono rari i casi di fibromialgia in età pediatrica o durante l’adolescenza.

Le cause

La causa esatta di tale sindrome è ancora sconosciuta e oggetto di studio: attualmente si pensa che alla base di questo disturbo ci siano fattori di stress, sia di tipo fisico che psicofisico.

Recentemente è stato dimostrato il ruolo centrale della dopamina nella percezione del dolore: una diminuzione di dopamina probabilmente contribuisce al nascere dei sintomi dolorosi.

Uno studio di medicina nucleare, inoltre, correlerebbe alcune manifestazioni cliniche del dolorte cronico con azioni della circolazione nelle aree del cervello deputate alla percezione ed elaborazione emotiva degli stimoli dolorifici.

Come si diagnostica il dolore cronico legato alla fibromialgia

La diagnosi viene effettuata su base clinica dopo un’accurata anamnesi (la storia clinica del Paziente) dalla quale risulta che il dolore:

  • è diffuso simmetricamente;
  • perdura da almeno 3 mesi;
  • viene evocato in modo eccessivo in seguito alla palpazione dei 18 punti chiave, detti “tender points” dove è possibile evocare, previa digitopressione, un dolore localizzato. In una persona affetta da fibromialgia risultano dolorosi almeno 11 punti.

Oltre ai sintomi già citati, sono spesso presenti disturbi riferibili, in qualche modo, al sistema neuro-vegetativo:

  • stanchezza;
  • disturbi del sonno;
  • mal di testa;
  • tensioni mandibolari;
  • alterazioni della sensibilità e della temperatura corporea;
  • iperalgesia (percezione di dolore molto intenso in risposta a stimoli dolorosi lievi);
  • allodinia (percezione di dolore in risposta a stimoli che normalmente non sono dolorosi);
  • disturbi gastro-intestinali;
  • disturbi urinari;
  • alterazioni dell’equilibrio;
  • tachicardia;
  • difficoltà di concentrazione;
  • ansia e depressione.
La tipologia del dolore cronico fibromialgico

Le caratteristiche del dolore di questa sindrome sono abbastanza tipiche:

  • è molto frequente e talvolta costante;
  • è invalidante e impedisce o rende difficile le normali attività;
  • non è legato ad alcuna patologia specifica;
  • si sposta da una parte all’altra del corpo;
  • aumenta con l’attività intensa;

La persona in sintesi è particolarmente ‘infiammabile’.

La terapia

C’è molto dibattito anche sull’approccio terapeutico da utilizzare per il trattamento di tale sindrome.

Semplificando, possiamo riassumere le cure per il dolore cronico dovuto a tensione e stress in:

– naturali;

– farmacologiche;

– strumentali.

Il riposo

In una prima fase può essere considerato una terapia elettiva. Esso però non deve durare a lungo per non ampliare e consolidare il sintomo di rigidità già presente.

Il movimento

L’attività fisica, purché moderata, graduale e guidata da professionisti esperti, può dare notevoli benefici alle Persone affette da dolore cronico.

Le 7 Regole d’oro per il movimento, illustrate nel sito rieduca.it possono costituire una buona guida per la prevenzione e il trattamento della sindrome in questione.

Il rilassamento e le tecniche di meditazione

Una buona percentuale di Persone affette da dolore cronico risponde positivamente a determinate tecniche di rilassamento, di meditazione e alle terapie comportamentali. Esse svolgono il ruolo di migliorare la conoscenza e il rapporto del paziente con il proprio corpo e con la fibromialgia stessa.

Jon Kabat – Zinn, ad esempio,  ha studiato gli effetti della Meditazione sullo stress e sulla riduzione del dolore cronico.

Terapia farmacologica

Data l’impossibilità di formulare una diagnosi basata su evidenze mediche e in considerazione della natura equivoca della fibromialgia, non esiste una terapia medica universalmente adottata e la cui efficacia sia scientificamente provata.

Terapia strumentale

E’ una terapia in uso prevalentemente nei paesi anglosassoni. La terapia si basa sulla stimolazione elettromagnetica della corteccia cerebrale con strumentazione adeguata.

Terapia multifattoriale

L’attuale letteratura suggerisce una combinazione fra le varie tipologie di cura per ottenere i migliori risultati.

Il Metodo Rieduca® per il dolore cronico

L’approccio del nostro Metodo, basato sul movimento consapevole e sull’educazione posturale, si è rivelato particolarmente utile nel trattamento del dolore cronico causato da tensione e stress.
L’efficacia, naturalmente,  va  potenziata da un contestuale miglioramento dello stile di vita.

Il programma delle lezioni di movimento dolce, che rispetta le sette regole d’oro  (vedi pagina il metodo), permette alla Persona di ridurre la rigidità e il dolore senza scatenare reazioni ‘infiammatorie’.

Le lezioni di rieducazione funzionale, inoltre, attraverso un tocco gentile e non invasivo delle mani dell’Insegnante, permettono alla Persona di rilassare la muscolatura. Esse insegnano a trovare movimenti più fisiologici, migliorando anche la postura dinamica.

Potete sperimentare l’efficacia del Metodo Rieduca® praticando con il Dott. Maurizio Cancedda la seguente lezione

 

Autore:

Dott. Maurizio Cancedda, Genova

Posturologo laureato in Fisioterapia, Scienze Motorie adattate e Scienze della Formazione.
E’ Insegnante del Metodo Feldenkrais® e ideatore del Metodo Rieduca®

 

RIEDUCA®– Postura e Movimento

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